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lunedì 29 settembre 2008

E ti vengo a cercare

"E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo ormai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza."
[Battiato]
La mia non è speranza ... è FEDE.
Tu mi rimescoli il sangue.
Ti adorerò come una DEA pagana.

giovedì 25 settembre 2008

Fine

Vaso che trabocca
Corda che si spezza
Candela che si consuma
Telefono che squilla a vuoto
Vento che porta via

Titoli di coda





mercoledì 24 settembre 2008

Geniali



Il Genio - Pop Porno

venerdì 19 settembre 2008

APPELLO DISPERATO

***


PER FAVORE CHI DI VOI CONOSCE NUMERI DI TELEFONO DI
RISTORANTI CINESI CHE FANNO CONSEGNE A DOMICILIO A MODENA LI SCRIVA QUI IN MODO CHE LA TUNE, CHE PERDE RIGOROSAMENTE IL NUMERO DEL SUO "CINESE" DI FIDUCIA, LI POSSA SEMPRE RITROVARE!


ma ci pensate???? hai tanta voglia di "cinese", hai fame, vuoi fare bella figura con le amiche e far vedere che tu sei una donna pratica con tutte le soluzioni in tasca, che basta schiacciare un pulsantino, ordinare tutto e in men che non si dica ti arrivano tanti piccoli scrigni d'argento colmi fino all'orlo di "non si sa che cosa ma ci piace" alla modica cifra di 9 euro .... e cerchi disperatamente quel numero e non lo trovi da nessuna parte ... ti viene un nervoso ... e il mondo ti sembra così difficile .... oh dio non posso pensarci!



AIUTATEMI AD AIUTARLA!


La vita non è film

A volte penso che questa che noi chiamiamo vita in realtà sia solo un TELEFILM. Uno di quelli del tipo Beverly Hills 90210, Melrose Place o Dawson’s Creek per intenderci, dove ciò che conta è solo con chi stai insieme, quanti esami hai dato, quanti amici hai e se hai litigato con i tuoi genitori.
Non un film con un inizio e una fine, ma proprio un telefilm con tanti episodi … che non finisce mai, perché magari qualcuno da lassù si inventa sempre un modo per lanciare “la nuova stagione”. Così alcuni personaggi nel tempo spariscono e altri nuovi ne vengono inventati, ma comunque sia, si riesce sempre a trovar fuori un modo per fare un’ “ultima puntata”.
Io non sono necessariamente la protagonista, sono una delle tante (una Donna Martin della situazione), ma anche la mia storia viene raccontata.
E allora succede che mi immedesimo in chi lo guarda comodamente dal divano di casa e mi immagino che dica: “La mia preferita è Monica … mi piace così tanto come si veste … e poi è così intelligente e bella, vorrei essere lei!”.
E poi questa gente che ci guarda da casa sa tutto di tutti i personaggi. Loro sanno chi ha detto cosa, loro possono essere obiettivi.
A noi che viviamo la vita le cose non sono completamente chiare perché ci mancano delle informazioni. Siamo a senso unico, guardiamo egoisticamente solo ciò che succede a noi.
A casa invece vedono e sentono tutto di tutti. Possono incrociare gli eventi e magari giustificare chi non riusciamo a perdonare o comprendere ciò che noi non possiamo nemmeno lontanamente immaginare.

E c’è sempre quella ragazza che guarda e tifa per me che dice: “Accidenti Monica ha ragione …. Dai forza DYLAN! Datti una mossa! Com’è possibile che TU non te ne accorga?? E' lei quella giusta. Non lasciartela scappare.”
Speriamo che lui alla fine se ne accorga.

mercoledì 17 settembre 2008

MI FIDO

scelgo di seguire lo sconosciuto


30 anni e non li dimostra!

Sono arrabbiata!

Sono stanca di quelli che non hanno le idee chiare, di quelli che non sanno scegliere, di quelli che non vogliono sbilanciarsi, di quelli che si lamentano in continuazione quando basterebbe semplicemente “fare”, di chi ha paura di crescere, di chi non vuole assumersi responsabilità, di “Lucignolo Bella Vita”, di chi ti fa le domande e poi non ascolta la risposta, dell’immobilismo, dei riflessivi oltre misura, di chi risponde “non lo so”, di chi non prova, della burocrazia, della complicatezza di tutto, di chi parla parla parla ma poi … dei trentenni.
Si comportano come se ne avessero 20!

martedì 16 settembre 2008

LA MADONNA SUL TRONO

Roma, 6 settembre 2008


Strettamente Confidenziale

Il Silenzio è la cosa più confidenziale che possa esserci tra due persone.

Mi piace chi non ha bisogno di parlare a tutti costi per riempire un vuoto.
Il Silenzio è intesa, complicità. Vuol dire sapersi ascoltare.
Il Silenzio è rispetto. Vuol dire lasciare libero l’altro di pensare a ciò che vuole.
In realtà chi sente l’impellente necessità di parlare è perché ha paura dei pensieri che può fare l’altro su di lui se gli lascia il tempo di pensare.

E allora mi piace quando facciamo un lungo viaggio in macchina l’uno di fianco all’altro … in silenzio, completo silenzio. Tu guidi, io magari guardo fuori dal finestrino. Ognuno ha i suoi pensieri e non li mescola con l’altro … non è necessario.

lunedì 15 settembre 2008

Tappeto Rosso

Ho lasciato un VUOTO … di spazio, di tempo e di vita.
Non scrivo dal 30 luglio. E mi fa effetto tornare qui: è come quando “da grande” ritorni in vacanza in un posto dove andavi sempre “da piccolo” con i tuoi nonni o i tuoi genitori. Perché tutti da piccoli andavamo sempre nello stesso posto … chissà come mai! Poi cresci … e vuoi girare il mondo.
Si torna … e si prova una sorta di romantica nostalgia per le sensazioni che sentivi in quel periodo, belle o brutte che fossero.
Penso a cosa sta a significare questo vuoto: nel mio caso significa impegni di lavoro, stress e rinuncia a fare ciò che mi piace: scrivere, raccontarmi.
E allora non va bene. E allora è un po’ di nostalgia. Improvvisamente la gestione del tempo sembra cruciale: il vuoto può esistere … ma deve essere voluto, non costretto dagli eventi.
Srotolo un tappeto rosso ... rientro dalla porta principale.