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lunedì 25 febbraio 2008

Labirinto di cristallo



E' come in un labirinto di cristallo,
mi affanno in continuazione per trovare l'uscita
e se non sto attenta a come mi muovo si rompe tutto.
E io mi impiglio da ogni parte.
E ho il fiatone per quanto ho corso sino ad ora.
Vorrei fermarmi, anche solo per un momento. R E S P I R A R E.
Ad un tratto mi pare di aver trovato una stanza in cui sto bene.
Ci resto per un pò.
Un attimo dopo scopro l'illusione.
E ricomincio a correre.
Presagio di infinito.
A guardarsi intorno si direbbe un posto magnifico: tutto splende, tutto in fila.
Ma in fondo io quì non ci voglio stare. L'aria non è familiare, non c'è odore. E se anche TU dici di esserci, alla fine non ci sei.

Mi spaventa la fragilità.
Ciò che appare e scompare.
Ciò che non conosco.
Quello che finisce.
Non abbiamo il controllo di nulla, se non di ciò per cui ci illudiamo di averlo.

4 commenti:

Antonella ha detto...

Tesoro se è così ti spaventa tutto, perchè tutto, ma propro tutto, in questo mondo finisce...
Ho letto una bella frase, diceva più o meno così:
"Accetto la mutevolezza della vita".
Se accetti che sia, la paura vola via...

MonicaLight ha detto...

... aprire una finestra con la convinzione che c'è un cielo magnifico e trovare il nulla mi paralizza ... con cosa è meglio consolarsi dunque? con la consapevolezza e l'accettazione o con l'illusione che possa essere diverso?

Antonella ha detto...

il punto secondo me è questo: con l'illusione ti consoli (appunto) ed è un sapore dolciastro che dopo un po' ti stomaca.
con la consapevolezza e l'accettazione comprendi, ed è come bere acqua fresca.

MonicaLight ha detto...

"oh mio dio" anto ... mi sa che sono troppo "terrena"! non ho nessuna intenzione di rinunciare a tutti i miei soldi!