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mercoledì 21 gennaio 2009

Il mio posto

"ma tu che fai? vai da qualche parte?"
"no ... me ne resto quì .... sto tanto bene quì!"
"quasi quasi allora mi fermo anche io ..."
***
"Si sedette sui gradini, senza entrare. Era ancora buio. C’erano rumori strani, rumori che di giorno non si sentono. Come briciole di cose che erano rimaste indietro, e adesso si davano da fare per raggiungere il mondo, e arrivare puntuali all’alba, nel ventre del rumore planetario. C’è sempre qualcosa che si perde per strada, pensò. Devo smetterla, pensò. Non si finisce da nessuna parte così. Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del finire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato piuttosto, a essere felice rimanendo immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. andare per la tua strada. Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a far passare la vita, magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo punto, per la nostra strada, quale strada? Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto…."
- City - Alessandro Baricco
***
Tu mi hai insegnato ad essere felice restando immobile.

2 commenti:

Antonella ha detto...

oddio che belloooo!! che liberazione, che sollievo, che pace!!!! anche io sono una piazza, un posto. anche io sto bene così. ma perchè devo per forza trovare questo benedetto scopo di vita?! e se il mio scopo di vita fosse capire che non ce l'ho? dignitosissimo.

MonicaLight ha detto...

... non è necessario che compri quel biglietto ... resta quì!