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martedì 22 aprile 2008

In quel giorno di nebbia ...

"Quel pomeriggio, mentre stavo tornando a casa da una commissione, sul viale di casa calò una leggera foschia. Con il passare dei minuti, diventava sempre più fitta, dopo un pò cominciai a chiedermi se non fosse troppo tempo che camminavo senza arrivare. Mi guardai intorno inutilmente, riuscivo a malapena a distinguere i bordi della strada dalla strada stessa.
-Eeeh?- pensai stupefatto quando aguzzando la vista mi accorsi che tutt'intorno alla carreggiata non c'erano altro che alberi!!!!
Ormai la nebbia era diventata fitta e tenebrosa, non avevo nessuna speranza di ritrovare la strada di casa in mezzo ad una foresta!
Cominciai a sudare freddo osservando la nebbia, sembrava un grosso fantasma che ti penetrava nelle ossa facendole appesantire, per farti stancare e catturarti.
Cominciai a correre, mi voltai e vidi dietro di me una nuvola di nebbia dare forma ad un lupo.
Mi correva dietro, veloce, lasciando dietro di sè una leggera scia.
Io guardavo avanti, scrutando la nebbia mentre correvo, era come un telo che con l'abilità di un lupo e il silenzio di un gatto divorava l'orizzonte.
- Aaaah!- lanciai un grido disperato mentre inciampavo in una radice, cercai di rialzarmi, ma rimasi immobile mentre il lupo si avvicinava. Incrociai il suo sguardo, i suoi occhi neri privi di espressione continuavano a fissarmi, poi spiccò un salto degno di un leone, stava per azzannarmi, mi era sopra ...
- Aaaah!- alzai lo sguardo, ero nel viale di casa mia, sdraiato sul manto stradale.
Mi alzai in piedi e mi guardai alle spalle, un fitto muro di nebbia rendeva le macchine parcheggiate figure indefinite, pensai a quello che mi era successo poco prima e rientrai in casa.
Quando mi vide la mamma mi chiese perchè ci avevo messo tanto e se mi era successo qualcosa ed io risposi: - Lascia perdere mamma, non ci crederesti mai-."


Oggi ospito un (A)rtista con la (A) MAIUSCOLA
(A)ndrea Compagni, 11 (A)nni

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